Gioielli Gemelli a Faenza ad Argillà 2018 dal 30 agosto al 2 settembre

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In Germania Schwäbisch Gmünd sta all’oro e all’argento come in Italia Faenza sta alla maiolica.

Nel 2001 è avvenuto il gemellaggio tra le due eccellenze europee in ambito di alto artigianato artistico che nel 2017 hanno consolidato questo rapporto con il progetto Gioielli Gemelli. I responsabili dell’organizzazione per il gemellaggio, coordinato dall’Ente Ceramica Faenza e dall’Associazione per i gemellaggi del Comune di Faenza, hanno selezionato quattro artiste faentine per la concretizzazione dell’evento da affiancare a quattro orafe di Schwäbisch Gmünd che hanno messo a disposizione il loro sapere con estrema generosità, accoglienza e ospitalità.

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nel laboratorio della scuola orafa di Schwäbisch Gmünd,

Così, nell’estate del 2017  Andrea Kotliarsky , Cristina D’Alberto, Elvira Keller e Fiorenza Pancino, quattro artiste di fama internazionale, quattro amiche, tutte accomunate dall’essere faentine d’adozione e attive nella città manfreda,  partono per Schwäbisch Gmünd, per realizzare questo progetto di collaborazione italo-tedesca, ospitate dal 5 al 10 giugno con un’accoglienza e un calore decisamente fuori dall’ordinario per merito di Katharina Aubele, ospitate nei laboratori della scuola orafa della città, avvalendosi della collaborazione di quattro prestigiose orafe: Eva-Maria Seyl & Sevi Seitz, Simone Kern, Alkie Oster e Katharina Kolb.

Nella città che dal 1360 è nota come Città dell’Oro e dell’Argento, le quattro artiste con le loro gemelle danno vita, il 7 ottobre 2017 alla realizzazione delle mostra: Gioielli Gemelli, otto realtà artistiche diversissime fra loro ma integrate in una perfetta sinfonia espositiva.

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Andrea Kotliarsky con Eva-Maria Seyl & Sevi Seitz

Andrea ha lavorato con Eva-Maria Seyl, insegnante della scuola orafa e con una sua allieva, Sevi Seitz: lo scambio di idee è stato continuo e costante. In fase di realizzazione, nei laboratori della scuola professionale di Design Oreficeria e Argenteria che
le ospitava, le è stata data la possibilità di testare ed utilizzare diversi materiali in combinazione con il suo gres così, oltre ai metalli preziosi, ha utilizzato anche acciaio inox, swarovski, silver clay, fili di seta e di pelle e chiusure con magneti che hanno appagato completamente la sua passione per una tecnica progettuale artistica sempre in continua sperimentazione, permettendole di realizzare gioielli reversibili che possono diventare piccole sculture.

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Cristina D’Alberto e Simone Kern

Per Cristina la collaborazione con Simone è stata un proficuo scambio umano e culturale, entrambe in perfetta linea e in accordo con un metodo progettuale volto a puntare sul gusto comune dell’essenziale e del personalizzabile. È nata così la linea di
gioielli Black&White, in cui ogni elemento in porcellana è unico e creato a mano dalla foggiatura alla rifinitura. Tanti piccoli fiori in porcellana bianca danno vita al bocciolo di Romantica, Blackboard invece è caratterizzata dalla lastrina in porcellana nera che si può personalizzare con un disegno o una scritta a gessetto, infine ci sono le Perle di Baco, in porcellana bianca e nera, che hanno preso forma da un filo di porcellana realizzato con stampante 3D, filato come fosse proprio da un baco da seta. Simone, insegnante di notevole esperienza, ha dato a Cristina la possibilità di conoscere da vicino e capire nel dettaglio i processi, le fasi di lavorazione e i limiti dei materiali preziosi, permettendole cosi di progettare le sue opere in porcellana perfettamente integrabili con essi e di creare insieme i prototipi.

Ora Cristina collabora con Gianfranco Pagani, artigiano orafo di Faenza, e con Noah Layr, jewelry artist austriaco, che si occupano della lavorazione dell’argento e del montaggio a nodi delle perle.

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Alkie Oster e Elvira Keller

Elvira e Alkie sono partite dallo stesso concept lavorando e realizzando opere sul significato personale di casa. Si sono ritrovate nel considerarla sostanzialmente un luogo di intimità, protezione, nascondiglio e su questo hanno progettato i gioielli in esposizione. Hanno giocato sull’idea di racchiudere nel rifugio sorprese e piccoli segreti e si sono divertite ed emozionate a cercare nei magazzini della scuola, rovistando in scatole piene di ciondolini, proprio quei piccoli segreti, elementi di vari materiali e
forme, che hanno costituito la parte integrante e preziosa dei ciondoli in gres. Anche per le collane scultura sono entrate in perfetta assonanza con le Palafitte di Elvira inserendo nel tema principe dell’artista faentina la suggestiva idea di piedi solidi ma mobili.

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Fiorenza Pancino e Katharina Kolb                                                                                              

Kataharina, maestra orafa con grandi capacità esecutive, lavora fili di metalli preziosi intrecciandoli in maglie all’uncinetto. Fiorenza realizza nidi ceramici intrecciando e smaltando colombini di argille. Le due artiste sono decisamente diverse ma assolutamente complementari: Kataharina calma precisa e riflessiva, Fiorenza veloce, vulcanica e volutamente gestuale e imprecisa nella modellazione. Con intuizioni del tutto parallele e ben congeniate hanno progettato e realizzato le serie Nidi, Skacchi, All stars e Ape regina, sfere e ovali in argilla con smalti colorati di giallo, fucsia o turchese e decorati con decalcomanie che riproducono insetti, in cui sono stati inseriti i nidi in argento di Khatarina. Le terre vengono spesso impreziosite a terzo fuoco con oro, argento e platino. La perfetta intesa fra le due artiste auspica e lascia presupporre possibili future collaborazioni.

Testo di Silvia Imperiale

Le opere realizzate sono state esposte a Schwäbisch Gmünd dal 7 ottobre al 5 novembre 2017 nella Galleria d’Arte Applicata.
Nelle sale della Filanda a Cernusco sul Naviglio il 19 e 22 aprile 2018 nella settimana del Design e del Fuori Salone di Milano.
Ad Argillà Italia a Faenza dal 31 agosto al 2 Settembre 2018 al Ridotto del Teatro Masini
Piazza Nenni, 3 – Faenza
INAUGURAZIONE SABATO 1 SETTEMBRE ORE 12
Mostra visitabile da giovedí 30 agosto a domenica 2 settembre dalle 10 alle 20

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